Genova (GE)
Fly Fan
Sono passati oramai oltre una trentina d'anni, fu in occasione di una visita nel reggiano ad amici produttori di latte, ma ricordo distintamente uno "strano coso" posto su di un mobile.
All'epoca non chiesi che cosa fosse e lo accantonai nella memoria.
Un giorno capitò una richiesta di riparazione molto diversa dal solito: rimettere in funzione uno "scaccia mosche da tavolo di fine '800".
Mi furono inviate delle foto per farmi capire meglio di cosa si trattasse scoprendo così cosa era l'insolito strumento visto in gioventù.
Denominato "Fly Fan" (istruzioni incollate sulla base) è composto dalla struttura in ghisa che ricorda la forma di una campana o di un bicchiere rovesciato;
in cima si trova la chiave di ricarica a farfalla, da cui al centro parte un'asta verticale e da questa due ali a forma di racchetta ricoperte da una leggerissima retina.
Il meccanismo presenta una grossa e lunga molla più alcune ruote (tipo quelle degli orologi a pendolo).
Il proprietario aveva deciso di pulirlo dall'ossidazione esterna, ma volle togliere la base per non rischiare di rovinare la carta (del resto già piuttosto rovinata) che si trovava proprio sul fondo.
Sul basamento però è fissata la molla, che una volta estratta è molto difficile rimettere in posizione e non sapendo cosa fare, aveva pensato di scrivermi chiedendomi se potevo intervenire.
La prima cosa che ho fatto è stato ripulire tutta la meccanica e lubrificare, proprio come si fa per qualsiasi pendola.
Il vero problema arrivava ora: come posizionare correttamente la molla nella struttura e richiudere il fondo?
Dopo alcuni tentativi con esiti deludenti, mi resi conto che era necessario svolgere contemporaneamente diverse operazioni e che bisognava avere almeno 4 mani.
- Tenere ben ferma la base in posizione
- Tenere la cassa ferma al di sopra della base
- Avvolgere la molla
- Guidarla con l'aiuto di un cacciavite nella sede
- Tenere ferma la piastrina distanziatrice fra le ruote e la molla
Quando la molla entrava completamente nella cassa, bisognava richiudere il tutto facendo attenzione al fatto che cassa e fondo avevano una sola posizione di riscontro.
Rimesso insieme il tutto e provandolo mi accorsi che la rotazione dopo alcuni giri s'inceppava.
È stato quindi necessario smontare nuovamente, per scoprire che il mal funzionamento era dovuto all'asse di una ruota leggermente piegato.
Dopo aver sistemato l'ingranaggio, montato e rimontato l'insieme altre diverse volte per ulteriori piccoli problemi, si era acquisita una certa dimestichezza, tanto che l'assemblare era diventato ormai un gioco da ragazzi.
Finalmente alla fine della riparazione il suo silenzioso ruotare di ali, dura con la piena carica circa un'ora.
Se per tanto tempo era stato un affascinante "oggetto misterioso", ora per me non ha più segreti.
Uno strumento molto curioso, sicuramente uno dei più insoliti che abbia mai riparato.
Brevetto originale