L'orologio automatico di Harwood
Chi era Harwood
Il primo conflitto mondiale fu una guerra di posizione ('14 - '18) molto snervante per i soldati, che dovevano attendere mesi per l'ordine d'attacco.
Un certo inglese John Harwood (1893 - 1965), orologiaio dell'isola di Man (la stessa di George Daniels dello scappamento coassiale), per trascorrere queste estenuanti giornate, cercò di creare il primo automatico da polso (fino ad allora erano da tasca) veramente funzionante ... Riuscendoci!!!
Sicuramente non conosceva i primi orologi automatici (ritrovati più di 20 anni dopo) e nemmeno che esisteva nella sua epoca automatici da tasca, quindi dovette re-inventare tutto, arrivando pressoché allo stesso risultato del suoi predecessori del '700.
La meccanica dell'automatico di Harwood
La massa semi - anulare ruotava tra meccanica e cassa (per questo il movimento era piccolo) sostenuta da due bracci: uno passava sopra i ponti e l'altro tra meccanismo e quadrante.
Quest'ultimo braccio portò all'eliminazione della lancetta dei secondi (la quale segna se l'orologio marcia o no).
La massa non può compiere un giro completo perché vi è un settore in cui è stato posto il gioco carica, per questo erano presenti due respingenti (simili a quelli dei treni) per limitare i colpi.
Questo, però, oltre a limitare i movimenti della massa, facilitava l'allentamento delle numerose viti.
Era assente la corona (si aumentava in questo modo l'impermeabilità), per la rimessa dell'ora bisognava girare la lunetta opportunamente zigrinata per non far scivolare le dita (imitando senza saperlo Breguet), ma ciò costringeva l'utente a scuotere energicamente l'oggetto per farlo ripartire; inoltre un punto rosso indicava se le lancette erano mosse dal meccanismo o, in sua assenza, dalla "corona interna" (per quanto fosse ingegnoso tale dispositivo, risultava complesso agli utenti).
Sull'asse di rotazione del braccio posteriore applicò a frizione una placca d'acciaio a forma di mezza luna, in cui fissò un cricchetto che andava ad agire sulla ruota sottostante, la quale era collegata ad un'altra che agisce sul rocchetto del bariletto, caricando quindi la molla.
Questo sistema fa si che la massa carichi solo in un senso, mentre nell'altro gira a vuoto.
Per evitare la sovraccarica, grazie alla frizione sopra citata, il braccio slittava sul mezzo disco quando si giungeva a piena carica, girando a vuoto; la sua regolazione doveva essere assai precisa, per ottenerne il corretto funzionamento, ma risultava alquanto complicata da parte del riparatore.
La sua scarsa diffusione
Nel 1924 Harwood lo brevettò e nel 1926 fu sul mercato.
Dopo l'iniziale successo del prodotto vi furono avvenimenti che lo fecero declinare:
- crisi economica mondiale del 1929
- dirigenza della produzione industriale errata, dello stesso Harwood (inesperto del settore)
- inadeguata campagna pubblicitaria
- mancata efficienza assistenza post-vendita
- inadeguata distribuzione dell'orologio
- scarsa affidabilità dello stesso
- errori di costruzione
Nonostante tutto possiamo considerare l'orologio di Harwood il primo automatico da polso veramente funzionante.