Orologio a pendolo
Ma oltre la lente che oscilla, da quali altre parti è composto?
Come funziona veramente?
Prima di tutto distinguiamo i vari tipi di pendoli:
- solo tempo o regolatori, hanno un unico organo motore
- con suoneria, hanno due organi motori, indicano le ore e le mezze
- con doppia suoneria, hanno tre organi motori, indicano ore e quarti oltre che con i battiti delle ore anche con una melodia ad ogni quarto
- cucù, possono avere due o tre organi motori, il classico uccellino esce dalla finestrella indicando l'ora con il caratteristico verso
- complicati, hanno innumerevoli varianti
Le parti essenziali
Iniziamo ad esporre le parti che tutti i pendoli hanno: una cassa e una meccanica.
La cassa, può essere più o meno pregiata, in vari materiali con il compito di abbellire l'ambiente in cui è esposta e di proteggere la meccanica dagli agenti atmosferici esterni soprattutto dalla polvere.
La meccanica, ai fini ultimi è essenziale per fornire l'orario.
Com'è fatta e come funziona la meccanica
Solitamente il materiale usato per la costruzione è l'ottone.
S'inizia dall'organo motore da cui parte un treno d'ingranaggi, che si dirama in due all'altezza della ruota su cui è posta la frizione: un treno arriva allo scappamento e l'altro alle lancette.
Lo scappamento è l'organo che "conta" il tempo.
Proprio a causa di questo l'orologio deve stare perpendicolare al terreno, infatti, se leggermente inclinato lo scappamento comincerebbe a "zoppicare".
Lo zoppicare non è solo un brutto fattore uditivo ma rischia di far fermare l'orologio.
Zoppicare
Per completezza dobbiamo spiegare cosa significa zoppicare.
Tutti abbiamo presente il ripetitivo tic - tac dell'orologio.
Ebbene il tempo fra il tic e il tac, deve essere uguale a quello fra il tac e il tic.
Questa situazione si ha solo quando l'orologio è in posizione perfettamente verticale.
Tutto questo, appunto, a causa dello scappamento che può funzionare solo in tale posizione: durante l'assemblaggio o la riparazione, le leve dell'ancorina vengono tarate fra loro in modo che lavorino bene sull'ultima ruota del ruotismo; questo però si può ottenere solo su un'unica posizione, quindi si regola in modo che il pendolo sia perpendicolare al terreno.
La suoneria
L'altra parte degli orologi a pendolo, molto diffusa, è la suoneria.
Questa, nella maggior parte dei casi, ha un organo motore indipendente, da cui parte un treno d'ingranaggi fermato da leve che si sbloccano solo quando, le lancette girando, arrivano a punti prestabiliti (chiaramente alle ore e alle mezze).
Quando si sblocca la prima leva si ha la "preparazione della suoneria" in cui, ascoltando bene, si sentono le ruote girare senza produrre alcun suono.
Quando si sblocca anche la seconda il ruotismo della suoneria non ha più "legami" e inizia a girare producendo i rintocchi.
Quando la suoneria è giunta al termine si blocca e le leve si rimettono in posizione.
La doppia suoneria
Anche le pendole con tre organi motori hanno un sistema simile: oltre ai rintocchi all'ora intera, viene prodotta una melodia, prestabilita dal costruttore, ad ogni quarto.
Il cucù
Discorso a parte per gli orologi a cucù: il classico suono è derivato dal movimento di due soffietti che tramite dei fili si alzano e si abbassano (prima il cu e subito dopo il cù); nel frattempo altre leve fanno uscire e animano l'uccellino, la versione con tre pesi fa muovere un carosello e suonare una melodia.