La storia dell'orologeria
Fin dalla comparsa dell'uomo sulla terra si è sempre avuto bisogno di un indicatore temporale, per regolare le attività della vita quotidiana.
Oltre "all'orologio fisiologico" (lo stomaco) che gli diceva , o meglio, gli comandava di procurarsi il cibo, l'uomo ebbe ben presto il bisogno di un sistema più preciso di conteggiare il tempo: infatti, doveva capire quando era ora di tornare al rifugio prima che facesse buio, doveva prestabilire date per questioni religiose, per fissare incontri, per determinare i momenti fondamentali dell'agricoltura, della vita sociale, ecc.
All'inizio si utilizzava il sole, la luna, le stagioni, per le tarature grossolane (di certo l'uomo primitivo non aveva bisogno di riferimenti molto più precisi) per poi andare sempre più verso misurazioni ricercate.
Le ombre date da oggetti naturali del luogo (alberi, sassi solitari o quant'altro potesse fornire un'ombra o quanto di ripetitivo poteva esserci nel tempo) davano già delle buone indicazioni anche se non fornivano una divisione temporale uguale per tutto l'arco dell'anno.
Da questi sistemi con il progredire delle civiltà , delle culture e delle scienze si iniziarono ad usare metodi più complicati; i primi sfruttavano l'inizio di un evento dal quale si metteva in funzione il "conta-tempo", oggetti ben pensati e sperimentati dalla vita quotidiana: le clessidre.
Lo sviluppo dell'arte di forgiare i metalli, fece si che nacquero quegli oggetti, non possiamo ancora definirli orologi, che furono l'anticipazione di quelli dell'era moderna; probabilmente nati per altri scopi, ma che portarono quasi sicuramente ai risultati dei nostri giorni.
Da questo momento vi fu un fervore di scoperte e perfezionamenti, soprattutto meccanici: grazie ai sistemi ripetitivi, il tempo veniva diviso in periodi sempre di più piccola entità, aumentando la precisione risultante.
Nell'era moderna lo sviluppo scientifico ha portato a scoperte altamente complicate le quali riescono a dividere il tempo in frazioni piccolissime.
L'ingegno dell'uomo porta a trasformare la precisione di oggetti atti a misurare il tempo da approssimazioni grossolane a piccoli scarti di alcuni millesimi di secondo all'anno.
Questi orologi oltre che per segnare il solo tempo, che è la loro funzione basilare, sono adoperati anche per altri scopi tipo quelli dell'orologeria industriale con svariatissime applicazioni.
Svilupperemo pertanto tutto il nostro discorso, sulla storia della misura del tempo, approfondendo tutti i vari passaggi come una gara ciclistica formata da tante tappe fondamentali.