Orologi portatili
L'invenzione della molla come fonte d'energia per il motore dell'orologio, fu molto importante per lo sviluppo di quelli da tavolo.
Quest'invenzione venne poi utilizzata per la costruzione dei primi orologi da indossare.
Recenti scoperte testimoniano l'origine degli orologi da portare addosso nell'Italia centrosettentrionale intorno al 1470.
Uno dei primi esemplari di questo tipo che c'è pervenuto, è un orologio chiamato "parfumego" perché aveva uno scompartimento in cui vi era posto una spugnetta imbevuta di profumo.
Questi orologi erano portati sul petto, appesi al collo tramite un cordino oppure venivano posti in una saccoccia appesa ai pantaloni.
Nonostante la scarsa precisione (anche di 1 ora al giorno d'errore) molti erano dotati di complicazioni tipo suoneria, luna, giorno, ecc.
Nel XVII sec., questi oggetti erano considerati più come gioielli che come orologi, quindi ne compaiono molte forme diverse (anche se quella più diffusa era quella rotonda) tra cui i "memento mori", contenuti in casse a forma di teschio:
aprendo la mascella si poteva vedere il quadrante, posto nella cavità della bocca.