"Orologio solare d'altezza a stilo"
detto anche
"orologio del pastore"
Di origine araba, la sua diffusione in Europa è attribuita a Ermanno il Contratto intorno agli anni 1000.

Il bisogno di conoscere l'ora anche quando ci si spostava diventava sempre più necessario; ecco quindi che questo strumento di semplice indicazione del tempo vero, funzionante con il solito principio della meridiana, risolveva tale problema in quanto trasportabile e di facile lettura.
Noto come "orologio del pastore", forse perché nel tardo Rinascimento era comunemente usato dai guardiani di greggi, ma era anche molto in voga fra pellegrini e viandanti; sicuramente molto usato in zone isolate dei Pirenei e dei Paesi Baschi che senz'altro anche ai giorni nostri la cultura locale non lo avrà dimenticato.

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Due parole per vedere com'è composto e il funzionamento: il supporto dello strumento solare d'altezza è un cilindro con incise delle linee verticali indicanti la data e delle curve trasversali che segnano le ore.
Sulla sommità di questo corpo vi è uno stilo libero di ruotare col compito di gnomone; da notare la possibilità di essere ripiegato, in modo che, quando non si usa, né sia d'ingombro né si possa rompere.
Per la lettura dell'ora è necessario porre lo stilo in corrispondenza della data corrente, mettere quindi il cilindro in verticale facendo attenzione a indirizzare perfettamente lo stilo verso il Sole, in modo da creare un'ombra la più fine possibile.
La punta dell'ombra così creata indicherà l'ora.